Sant’ Orsola: una reliquia arriva a Vigo di Cadore

Pubblicato giorno 13 Ottobre 2016 - Senza categoria

Il viaggio della Santa insieme alle sue compagne

6 aprile 2008

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Nella pieve di Vigo di Cadore, in concomitanza con gli 800 anni di vita della stessa pieve e delle altre sei pievi cadorine, è arrivata  domenica 6 aprile 2008 una reliquia di sant’Orsola, la protagonista del ciclo di affreschi che si trova nell’omonima chiesa nel centro del paese. La reliquia è stata richiesta a Colonia, dove si trovano i resti mortali della santa, dal pievano don Andrea Constantini dopo la visita di Benedetto XVI dell’estate 2007 a Vigo. È stata portata, a nome del cardinale di Colonia Joachim Meisner, monsignor Paul Knopp.

Nell’occasione le Suore Orsoline di Cortina sono state invitate e la Madre Generale M. M. Luisa Cappelletti, che ha partecipato all’evento con Madre Franca, è stata intervistata:

Suor Maria Luisa Cappelletti, come sono nate e come si rifanno a sant’Orsola le suore Orsoline missionarie del sacro Cuore di Parma?

Nel 1575 a Parma è nato il nostro Istituto – Compagnia delle Vergini di sant’Orsola – con riferimento alle necessità ed alle condizioni culturali del tempo. Tale esperienza di vita evangelica si concretizza nell’accogliere ed educare la gioventù, nella scia del rinnovamento ascetico e apostolico sostenuto da san Carlo Borromeo e in Parma accompagnata spiritualmente dai Gesuiti.

Sant’Orsola è stata presa dalle prime Orsoline come protettrice della nuova forma di vita religiosa femminile, dedita all’educazione.

Emblematica è la personalità della santa – come emerge da un documento diffuso nel XII secolo da due mistiche tedesche, Elisabeth von Schönau (1128-1164) e Hildegard von Bingen (1098-1179) – che difende le proprie scelte di fronte al volere del padre, si circonda di altre giovani e, attirata dall’amore di Cristo, con fermezza ed entusiasmo affronta con loro anche il martirio.

La sua congregazione si occupa di educazione: c’è un rapporto tra sant’Orsola e la formazione dei giovani del 2008?

La giovane donna sant’Orsola può essere l’icona dell’azione educativa: il fascino della libertà per Amore e, nello stesso tempo, la piena realizzazione umana.

«Amate queste giovani teneramente, da madre», dice la nostra Regola antica, e ancora oggi la nostra vocazione nella Chiesa è quella di essere educatrici, chiamate a formare alla fede e alla vita nella libertà.

È troppo generica la domanda: “sant’Orsola, oggi?”

Trovo quanto mai attuale la figura di sant’Orsola, giovane donna autenticamente realizzata nell’amore, libera da ogni forma di omologazione, anche se oggi poco conosciuta o, forse, conosciuta soltanto per aspetti leggendari e fantastici più che per la qualità profondamente umana della sua vita e della sua fede.

Foto n.2: La navicella, realizzata per l’occasione da Federico De Podestà, in legno di cirmolo con le vele di ferro battuto: richiama il viaggio della Santa insieme alle sue compagne