Mentre mi preparo, ormai, per la partenza, mi tornano alla mente questi sette mesi di Juniorato Internazionale trascorsi molto velocemente qui in Italia.

Sono l’ultima a partire delle cinque juniores: un piccolo gruppo di quattro diverse nazionalità, guidate da Sr. Cristita, un’Orsolina filippina. Ognuna di noi ha lasciato la vita quotidiana per fare un’esperienza particolare di vita religiosa, in preparazione ai voti perpetui, qui in Italia ove il nostro Istituto ha avuto origine. E’ stato un po’ come tornare alla sorgente, ove tutto ha avuto inizio.

Il programma di juniorato internazionale è stato ricco ed interessante. Abbiamo visitato la Casa Madre, a Parma, e le altre comunità d’Italia. Abbiamo frequentato corsi di psicologia, di Sacra Scrittura e di teologia. Abbiamo fatto gli Esercizi Spirituali e anche qualche pellegrinaggio. Con questo programma così ricco, sicuramente ognuna di noi juniores ha ricevuto tante grazie che saranno di grande aiuto nel futuro cammino di vita quotidiana.

 Un tempo, per me indimenticabile, è stato il mese trascorso a Parma, nella nostra Casa Madre. Abbiamo lavorato nel nostro archivio per sistemare i preziosi e antichi documenti. Quando ho potuto toccare, con le mie mani, le nostre prime Costituzioni, del 1623, mi sono sentita molto commossa e non ho trovato parole per esprimere la mia gioia.

Le Costituzioni sono rilegate in cuoio, di un formato piccolo come la mia mano, tuttavia il loro valore è grande ed inestimabile. Qui vi si trova la presenza invisibile, ma reale, delle prime Orsoline che così iniziavano la loro vita di consacrate. Attraverso queste Costituzioni ho toccato il filo invisibile di continuità che lungo i secoli è arrivato fino a me!!

Nonostante abbiamo avuto un ricco programma, le cose rimaste più impresse nella mia memoria sono gli avvenimenti quotidiani: quando nei viaggi chiacchieravamo ore ed ore; o, quando, elette “giardiniere” di Roma e di Parma, invece di togliere le erbe, abbiamo estirpato i fiori!!

Col trascorrere del tempo, pian piano, abbiamo formato una piccola, ma ricca, comunità internazionale. La comunità non si forma automaticamente, perchè la comunità è un luogo di incontro con un’altra persona che ci chiede di abbracciarla senza criticarla. Non è facile uscire da sé, o dare se stessi agli altri. Solo il Signore ci può aiutare in un cammino ascendente. Credo che oguna di noi juniores abbia lavorato su questo punto.

Come “portavoce” delle juniores ti ringrazio Sr. Cristita, perché ci hai accompagnate in questo itinerario particolare. Soprattutto, rivolgiamo un particolare “grazie” di cuore a Madre M. Luisa Cappelletti che ci ha invitate ed ha organizzato questo programma. Ringraziamo, infine, le comunità d’Italia per la loro affettuosa accoglienza.

Ora torniamo alla vita quotidiana dove il Signore chiama ciascuna di noi juniores. Ricorderemo sempre questo itinerario di juniorato internazionale, e speriamo… di rivederci presto!

Suor Teresa Kishi.