Madre Maria Lucrezia Zileri 1923-2023

Pubblicato giorno 4 Marzo 2023 -

Madre Maria Lucrezia Zileri Donna di sapienza, fortezza, intelletto doni dello Spirito Santo

Avvicinandoci al centenario della morte di Madre Maria Lucrezia Zileri 1923-2023 desideriamo condividere con voi la storia della sua vita, con le parole

di Mons. P. Delsante

Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti che gli portarono via tutto… e lo lasciarono mezzo morto. Un samaritano passandogli accanto vide e ne ebbe compassione, gli fasciò le ferite… si prese cura di lui”. (cfr. Luca 10)

Nel 1575 una povera bambina che “conosceva solo il suo nome e il pianto” e un sacerdote (questa volta è un sacerdote!) ebbe compassione di lei e per poterla aiutare la prese per mano e la affidò ad una “povera vedova” perché si prendesse cura di lei.

Il sacerdote era don Vaira, canonico della Steccata, che cercò invano la madre della bambina. Ma poiché la carità fa miracoli, la povera vedova Lucia Zanacchi pensò di tenere con sé chi era più povera di lei: la piccola trovatella che in seguito rivelerà il proprio nome, Domenica.

In seguito la famiglia delle povere bambine aumentò e, con il numero di chi ha solo gli occhi per piangere, aumentarono anche gli occhi di tante nobildonne che si adoperarono per aiutare Lucia a trovare un luogo adatto a ospitare le povere fanciulle. E poiché la carità è contagiosa, oltre a trovare un luogo adatto, anche alcune donne si unirono a lei per aiutarla.

Alla scomparsa della povera vedova Lucia non si spense però quel focolare che a tante mani tese aveva dato il calore dell’amore e della speranza. E se la storia cambia, non cambia tuttavia la sorgente dell’amore e non rimane senza acqua fresca

per dissetare coloro che si trovavano nel “subbuglio” degli avvenimenti che cambiarono Parma. E il seme, gettato in un terreno buono, cresce fino a diventare albero che non cessa di portare frutto, anzi genera nuove piante e nuovi rami. Ed ecco nascere nella Parma ducale il Collegio delle Orsoline dove tante giovani figlie della nobiltà locale trovarono un luogo adatto in cui crescere e formarsi. Era infatti il “Collegio Ducale delle dame Orsoline”.

Verso la metà del 1800, la contessa Drusilla Zileri, accompagnata dalla contemplazione delle amene colline di Corcagnano, maturò il desiderio di annunciare la buona notizia del Vangelo. E lo Spirito Santo la condusse al Collegio delle Orsoline. Nel frattempo la città vive il burrascoso passaggio dal Ducato al Regno d’Italia ed è in questo clima che si forma Drusilla la quale non potrà avere con sé i genitori quando deciderà di donare la sua vita a Cristo. È il 21 novembre 1859: Drusilla celebra la sua professione religiosa in forma privata e prende il nome della sua mamma, Maria Lucrezia.

“Chi vuole venire con me, prenda la sua croce e mi segua” dice Gesù e il cammino di Lucrezia sarà segnato abbondantemente dal peso della croce. Ma l’amore di Dio è più grande e l’intimità con il Signore segna ogni suo passo e ogni sua decisione quando diventa Superiora delle Orsoline di Parma. Che sia stato un segno il fatto di avere avuto due vescovi a conferirle il sacramento della Confermazione? Madre Lucrezia era davvero animata dai doni dello Spirito Santo, soprattutto i doni della fortezza, della sapienza e dell’intelletto!

Accostando la sua figura si può davvero scorgere con ammirazione come questi doni abbiano guidato e sostenuto la sua missione dentro e fuori l’Istituto. Sono sue parole: “La vita spirituale di ciascuna e la vita comune di tutte sono il solido sostegno e la fonte che attinge l’Infinito”.

La venerabile Madre Maria Lucrezia Drusilla Zileri diventi nostro modello.

Il suo corpo, conservato nella bella cappellina del Collegio delle Orsoline, accolga le nostre preghiere e i nostri desideri e, attraverso la sua intercessione, questi arrivino nelle mani del Signore per essere trasformati in doni di fortezza e di sapienza anche per noi.

(continua sul prossimo numero)

Don Piero Delsante

Dal nostro Giornalino -dicembre 2021

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A CHE PUNTO E IL PROCESSO

DI CANONIZZAZIONE DI MADRE ZILERI?

Avvicinandoci al centenario della morte di Madre Maria Lucrezia ZiIeri 1923-2 023 desideriamo condividere con voi la storia della sua vita, con le parole

di Mons. P. Delsante

Il Tribunale Ecclesiastico di Parma, il 30 dicembre 1958, termina II il processo informativo su la fama di santità, virtù e miracoli della Serva di Dio Maria Lucrezia Zileri, seconda fondatrice delle Religiose Orsoline di Parma, iniziato il 30 dicembre 1923, sospeso per la guerra, e ripreso il 23 ottobre 1945″. ella casa madre delle Dame Orsoline, presente il Vicario Generale mons. Giovanni Barili e il postulatore del processo ordinario Padre Stanislao Pederzani (OCD), si è concluso il processo ordinario, con la chiusura del plico contenente la sintesi del periodo storico in cui ha vissuto e operato la Serva di Dio Madre Zileri e le testimonianze di coloro che l’hanno conosciuta “de visu” o “de audito”. ·1 testimoni sono stati 60: 32 orsoline; 4 orsoline di Piacenza; 4 familiari di Madre Zileri; 10 sacerdoti della Diocesi di Parma; 7 religiosi gesuiti; il Vescovo di Terni Mons. Cesare Boccoleri; Padre Emanuele Caronti, abate generale OSB; 12 laici. Il plico sigillato è stato affidato a suor Flavia Gortana che, dopo il giuramento, lo ha portato a Roma presso la Congregazione dei Riti (oggi Congregazione per la Causa dei Santi).

Dopo l’esame compiuto dai membri della Congregazione che ne ha riconosciuto l’eroicità delle virtù, il 19 dicembre 1963, il papa Paolo VI dichiara Madre Zi Ieri “Venerabile”.

Maria Lucrezia Zileri, nella quale rifulsero i doni più belli della natura impreziositi da quelli della grazia, nacque a Parma il primo agosto 1839, dai coniugi Conte Giulio Zileri e dalla Contessa Lucrezia Dal Verme. Fu battezzata nella cappella di famiglia con il nome di Drusilla. La famiglia dei conti Zileri, godeva di grande stima per le benemerenze nel campo sociale e politico. Il padre, rimasto vedovo, entrò in seminario e fu ordinato sacerdote il 21 dicembre 1870. Entrò poi nella Compagnia di Gesù ed emise i voti il 15 agosto 1873. La venerabile Lucrezia ebbe la gioia di partecipare alla prima messa del padre e di ricevere da lui la comunione. Drusilla (Lucrezia) ricevette dalla famiglia una educazione cristiana, ma anche umana e signorile, e insieme umile. A 10 anni entrò nell’educandato delle Dame Orsoline di Parma dove completò la sua formazione. A 18 anni ritornò in famiglia e maturò la sua vocazione: da tempo sentiva che il Signore la voleva per sé.

Il 7 agosto 1859 Drusilla entrò nel Collegio Sant’Orsola di Parma e iniziò subito il noviziato.

Il 21 novembre 1859 emise 1i voti di castità e di permanenza tra le Dame e in questa occasione cambiò il proprio nome di battesimo in Lucrezia.

Venne subito destinata a svolgere i lavori più umili e ordinari quali la cura del guardaroba e del refettorio mentre le sue compagne vennero impegnate come educatrici e maestre del le educande. Non si rammaricò della situazione anche se la sua cultura e il suo naturale tratto signorile potevano essere impiegati in ben altro servizio. In questo umile ruolo rivelò la sua attenzione per le converse che svolgevano servizi ben più umili e gravosi, mostrandosi verso di loro molto attenta affinché fossero valorizzate come persone.

La Priora Madre Tardiana, conoscendo i tesori di virtù e di intelligenza di Lucrezia, la vuole però come direttrice dell’educandato. Qui Lucrezia rivelò anche la sua bontà materna così che nel 1878 fu nominata maestra delle novizie.

Il 22 aprile 1886, le madri capitolari la elessero Priora delle Orsoline: Madre Lucrezia aveva 47 anni. In questo nuovo servizio ella mostrò le sue più belle qualità di mente e di cuore. Prudente e coraggiosa, intelligente e lungimirante, riuscì a leggere i segni dei tempi e pensò a una riforma del suo Istituto, nato nel lontano 1575 ad opera dei padri gesuiti. Non esistevano all’epoca Istituti femminili religiosi di vita attiva, come oggi; infatti le Orsoline emettevano solo il voto di castità e di appartenenza all’Istituto. Ma iI cambiamento avrebbe dovuto avvenire gradualmente, in modo che la novità potesse essere accolta con favore da tutte le dame – consorelle. Il 10 maggio 1899 la Santa Sede approvò la Regola delle Orsoline di Parma, aprendo la strada verso la Congregazione di diritto Pontificio, quale è oggi. Madre Lucrezia ancora una volta rivelò tutto il suo ingegno e il suo straordinario equilibrio.

L’educazione civile, che le era naturale per la sua origine, fu trasformata dalla grazia in dolcezza e soavità, mitezza unita alla forte volontà. Ne diede prova eccezionale tutelando sempre i diritti dell’Istituto. Devota di Santa Teresa di Gesù Bambino ne seguì gli esempi, anche con lo slancio missionario. Di Madre Lucrezia Zileri si conservano più di duemila lettere dalle quali emerge la sua prudenza, la sua umiltà, il suo amore a Dio e al prossimo. Il 3 agosto 1923 Madre Maria Lucrezia Zileri concluse la sua “giornata terrena”.

Subito, attorno alla sua persona, si sviluppò la venerazione non solo delle consorelle ma anche delle tante persone che l’avevano conosciuta nel segreto del cuore. Venerazione che portò alla richiesta di glorificazione con “l’onore degli altari”. Nel 2023 si celebrerà il centenario della morte della venerabile Madre Lucrezia. Ci auspichiamo che questo evento faccia conoscere meglio questa donna straordinaria, figlia della nostra terra, vissuta in un momento storico molto complicato e che susciti una rinnovata devozione, anche in vista della sua eventuale canonizzazione.

Don Piero Delsante

Dal nostro Giornalino -marzo 2022

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Madre Lucrezia Zileri: la fede nelle opere

Avvicinandoci al centenario della morte di Madre Maria Lucrezia Zileri (1923-2023) desideriamo condividere con voi la storia della sua vita, con le parole

di Mons. P. Delsante

“Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede” (Lettera di Giacomo 2,18). Quale fede ha animato la vita di Madre Lucrezia Zileri? Quale fede ha incarnato nel suo essere donna consacrata? In quale modo la vita di Madre Lucrezia ha reso visibile la sua profonda fede?

Dalle deposizioni dei testimoni si evince come Madre Lucrezia abbia attuato pienamente quello che San Giacomo dice nella sua Lettera: in lei fede ed opere non sono mai state né contrapposte né disgiunte. La sua era una fede mistica che si manifestava nelle opere; una fede maturata nella preghiera e nell’ascolto della Parola di Dio tanto che ha imparato a stare nella storia come ci stava il Signore. “Quando era interrogata, trovandosi in chiesa, talvolta tardava a rispondere perché assorta in Dio. Inculcava anche alle sue figlie la stima e la pratica dell’orazione come base e anima di ogni attività”.

“Madre Lucrezia aveva una fede soprannaturale incrollabile, che si manifestava soprattutto nelle difficoltà. Lo spirito di fede l’accompagnava talmente che durante le sue lunghe orazioni era tanto assorta che sembrava non si occupasse affatto delle cose esterne, tanto che noi bambine dicevamo: la madre è in estasi”.

“Promuoveva lo studio e la meditazione della Parola, si interessava perché venissero svolti numerosi corsi di predicazione non solo nel suo Istituto ma anche nella vicina chiesa di San Rocco. Dimostrava di essere insaziabile della Parola di Dio”.

Si trattava di una fede tangibile, visibile in tutta la sua persona, nel suo modo di essere, di agire, di pregare. Una fede che si rivelava nelle opere e le opere manifestavano la sua fede. Fede tradotta in carità spirituale oltre che materiale.

Ecco allora che la fede spinse Madre Lucrezia a rivedere la catechesi perché fosse più profonda e adatta alle ragazze del suo tempo. “Si prodigò per l’istruzione religiosa che le stava molto a cuore, tanto per i giovani che per gli adulti, nelle scuole e negli oratori, nei circoli femminili dell’Azione Cattolica (della quale fu cofondatrice a Parma), promosse corsi di religione appositi per insegnanti (catechiste)”. La fede la mosse nella cura dei militari feriti nella Grande Guerra: “Durante la Guerra 1915/1918 si mise volentieri a disposizione delle autorità militari nella casa di Collecchio e in quella di Parma per i feriti e gli ammalati. A Collecchio dedicò tre suore a questo servizio”.

E’ ancora la fede che la fece attenta alle necessità dei seminaristi che non avevano disponibilità economiche, pagando lei stessa le rette del seminario; ma si occupò anche dei sacerdoti indigenti e non dimenticò le suore povere di clausura. Non mancò anche di riservare somme di denaro per soccorrere i poveri. La fede la spinse ad occuparsi delle donne che appartenevano alla nobiltà decaduta dopo l’unità d’Italia: fede che la proiettò anche oltre i confini nazionali, dando vita ad una nuova attività missionaria nel suo Istituto.

Immaginiamo la Madre ancora qui, oggi e vediamola come l’ha descritta una sua educanda: “E’ rimasto vivo in me il ricordo ammirato della madre Zileri quando, nel suo abituale posto in cappella, pregava tutta assorta nel Signore, tanto che sembrava in estasi. Non ho mai visto nessun’ altra persona pregare così. Lei stessa conduceva le preghiere mettendovi molto spirito: si capiva che parlava con il Signore. Ricordo in particolare l’accento sofferto con cui implorava la fine degli orrori della guerra”.

In questo periodo storico di disorientamento generale e in cui purtroppo la guerra affligge molti popoli e non solo in Europa, invochiamo ancora l’intercessione di Madre Lucrezia Zileri perché ritroviamo l’entusiasmo di seguire il Signore e di testimoniarlo attraverso le opere.

Mons. P. Delsante

Dal nostro giornalino – giugno 2022

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PREGHIERA:

Signore Gesù Che accogli in Cielo Chi ti ha servito fedelmente sulla terra, glorifica la tua Serva, Venerabile Madre Maria Lucrezia, che ti ha tanto amato e che si è prodigata per il rinnovamento spirituale del suo Istituto e per la salvezza delle anime. Per sua intercessione concedici la grazia che fidenti Ti domandiamo. Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

Chi ottenesse grazie per intercessione della Ven. Madre Maria Lucrezia, è pregato di notificarlo al seguente indirizzo:

Istituto Orsoline Missionarie del S. Cuore
B.go Orsoline n. 2 – 43121 Parma

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