Convegno delle Formatrici 2006

Pubblicato giorno 13 Ottobre 2016 - Senza categoria

Convegno delle Formatrici

Suore Orsoline Missionarie del Sacro Cuore

Apertura del convegno

Rev.ma Madre Maria Luisa Cappelleti

(Superiora Generale delle Orsoline Missionarie del Sacro Cuore)

Voglio, anzitutto, darvi un cordiale e sincero benvenuto: grazie per il vostro prezioso impegno nel campo della formazione iniziale. Grazie anche per l’interesse alla vostra formazione e, quindi, per la partecipazione a questo corso/convegno, che auguro sia per ciascuna veramente fruttuoso.

Il vostro lavoro a vantaggio delle persone che vi sono state affidate è una vera chiamata/vocazione.

Tale vocazione, che è grazia, comporta, da parte vostra, una risposta generosa, che, a sua volta, si concretizza nella dedizione piena al ministero ricevuto, fondamentale per il presente e il futuro del nostro Istituto, e nell’amore gratuito e paziente per ogni persona.

Possiamo ripeterci che fondamentalmente la formazione avviene nella profondità delle persone. Per questo chi ha il ministero della formazione deve essere in atteggiamento continuo di ascolto, di accoglienza ed anche di pazienza. Occorre accompagnare con molta umiltà e senza protagonismo. Paolo ce lo ricorda chiaramente nella Lettera ai Corinti: «Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Gesù Cristo Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù» (2Cor 4,5).

Questo comporta che ciascuna formatrice sia esperta nei cammini che conducono a Dio, per poter essere capace di aiutare in questo percorso. Comporta pure che sappiamo appoggiare e stimolare le sorelle a prendere le proprie decisioni, e che le aiutiamo a discernere, confermare e consolidare la vocazione alla quale sono state chiamate, rispettando il cammino che lo Spirito vuole che percorrano e il processo di crescita.

È necessario ricordare che la prima responsabile della formazione, dopo Dio, è la stessa formanda. Se è vero che è Dio, attraverso lo Spirito, a plasmare “progressivamente” nel cuore di chi è chiamato «i sentimenti di Cristo», principale obiettivo della formazione, è anche vero che «è responsabilità inalienabile di ogni chiamato... aprire lo spazio della propria vita all’azione dello Spirito Santo» (VC 65). Se è certo che è Dio a fa rifulgere la luce «nei nostri cuori» per poter conoscere qual è il suo disegno sopra ciascuno di noi (cf 2Cor 4,6), è altrettanto certo che è ogni persona a dover «percorrere con generosità il cammino formativo» (VC 65).

 

Roma, 29 ottobre – 6 novembre 2006

Il guardiano gli apre, le pecore ascoltano la sua voce
e chiama le proprie pecore per nome e le fa uscire.
Gv 10,3

Qual è il soggetto umano di cui abbiamo bisogno e cioè, che caratteristiche umane deve avere una candidata
per cominciare il cammino formativo? Quale base umana, quale grado di fede iniziale e quale disposizione?

Quali difficoltà troviamo come formatrici nello sviluppo affettivo della candidata?
Come affrontiamo le difficoltà?

Il punto di partenza

Rudimenti di Psicologia evolutiva pastorale

Le tappe della formazione e la sua attenzione specifica

Rapporto tra problemi personali e disfunzioni comunitarie (Cause ed effetti

L’esame della candidata

Aiuti per l’esame della preghiera e colloqui con il Direttore
Esame spirituale

Integrazione Affettiva e Vita Consacrata